Invecchiamento attivo

L’invecchiamento attivo

Il sistema di welfare pugliese comprende l’invecchiamento attivo come area strategica di intervento.

L’obiettivo è quello di consolidare e promuovere il ruolo delle persone anziane, passando da un modello di presa in carico a carattere assistenziale di queste ultime al riconoscimento della loro autonomia e indipendenza; obiettivo promosso dalla Legge regionale n.16/2019 “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute”.

La persona anziana, dunque, supera la posizione di “oggetto di cura” per diventare “soggetto attivo”, che esprime la propria identità sociale e ridefinisce il proprio contesto di vita nel corso dell’invecchiamento, partecipando attivamente alla vita sociale, civile, economica e culturale della propria comunità di riferimento.

Affinché la persona anziana viva da protagonista la longevità, il sistema di governance regionale individua nelle Aziende sanitarie, nei centri aggregativi, nelle istituzioni scolastiche e negli enti di istruzione e formazione accreditati, così come nelle Università Popolari e della Terza Età, nelle Organizzazioni sindacali e negli Enti del Terzo Settore operanti in materia un ruolo fondamentale nell’attuazione di azioni volte al mantenimento del benessere bio-psico-sociale delle persone anziane.

Gli Ambiti territoriali, in qualità di soggetti attuatori degli interventi previsti dal Piano regionale delle Politiche Sociali, devono perseguire i seguenti obiettivi tematici:

A) individuare azioni volte ad evitare il ricovero in strutture di cura a carattere residenziale mediante l’attivazione, il consolidamento e l’ampliamento del servizio di assistenza domiciliare sociale (ADS) nei suoi diversi livelli di intensità, investendo in nuove tecnologie per supportare e qualificare l’ADS anche con la teleassistenza e la telemedicina;

B) sostenere iniziative di associazionismo delle famiglie e delle persone anziane, attraverso azioni di promozione della figura del care-giver familiare e di sensibilizzazione al tema dell’invecchiamento attivo.

C)promuovere azioni di sensibilizzazione ed attivazione delle persone anziane attraverso il coinvolgimento delle università della terza età e dei centri aggregativi ludico ricreativi.

Nell’ambito della “formazione permanente”, le risorse stanziate dalla Regione Puglia finanzieranno anche percorsi di alfabetizzazione tecnologica al fine di acquisire una maggiore conoscenza della rete informatica, riducendo il divario digitale generazionale.

Nel quadro del presente programma triennale dell’invecchiamento attivo, inoltre, verranno promosse attività che vanno dalla sicurezza domestica e stradale, all’acquisizione di competenze sociali e culturali, al riconoscimento dei propri talenti e del proprio potenziale bagaglio esperienziale, affinché esso sia messo a disposizione delle generazioni più giovani.

Sulla base delle suddette considerazioni, verrà offerto un ventaglio di possibilità tali da vivere l’esperienza dell’invecchiamento in modo “sano”, affinché “non si aggiungano anni alla vita, ma vita agli anni”, come riferito dal Premo Nobel Rita Levi Montalcini.

Da qui, la scelta dell’istituzione della “Giornata regionale per l’invecchiamento attivo”, che ricade il 22 aprile, giorno di nascita della scienziata.