Welfare d’accesso

Il V Piano Regionale delle Politiche Sociali 2022-2024 identifica tra le aree strategiche di intervento quella del sistema del welfare d’accesso che ricomprende:

– Servizio Sociale Professionale;

– Segretariato Sociale;

– Porta Unica di Accesso;

– Unità di Valutazione Multidimensionale;

– Sportello per l’Integrazione dei Migranti;

– Pronto Intervento Sociale.

Dunque, il Piano Regionale in materia di livelli essenziali ed azioni prioritarie rileva la necessità di consolidare e rafforzare il sistema di accesso (funzioni, prestazioni e servizi) per raggiungere tutti i cittadini e garantire inclusione e diritti di cittadinanza.

1- Rafforzamento del Servizio Sociale Professionale

Il Servizio Sociale Professionale (S.S.P.) è un servizio erogato dall’Ente Pubblico che garantisce le funzioni essenziali per dare concreta attuazione al sistema di welfare locale incardinato sui LEPS (Livelli Essenziali Prestazioni Sociali) e sugli obiettivi di servizio individuati rispettivamente dal Piano nazionale e regionale delle Politiche Sociali.

A riguardo si è ravvisata la necessità di un potenziamento del Servizio a causa della riduzione del personale degli Enti Locali dovuta a pensionamenti, blocco del turnover e conseguente esternalizzazione dei servizi.

Il rafforzamento del S.S.P., è stato espressamente individuato quale LEPS (L. di bilancio 2021 – L. 178/2020 – art. 1, co. 797) secondo il parametro che prevede che il rapporto di n. 1 Assistente sociale ogni 5.000 abitanti.; la stessa norma ha dettato un ulteriore Obiettivo di Servizio cui tendere, che innalzi tale rapporto ad 1 A.S. ogni 4.000 abitanti.

2- Porta Unica di Accesso (PUA) e Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM)

L’accesso integrato al sistema di welfare è garantito dalla PUA che rappresenta il primo punto di contatto tra il cittadino ed il sistema sanitario nel suo complesso e dalla UVM, cui compete la “presa in carico integrata” del cittadino utente e la predisposizione del relativo progetto personalizzato di intervento.

I destinatari sono le singole persone e le famiglie, residenti o temporaneamente presenti sul territorio di Ambito, che esprimono un bisogno sociale o sociosanitario, specialmente se in condizione di fragilità e vulnerabilità sociale e/o sanitaria.

Pertanto l’accesso unitario ai servizi sanitari e sociali, oltre a garantire la presa in carico della persona e la valutazione multidimensionale dei bisogni, ha la funzione di:

– orientare le persone e le famiglie sui diritti alle prestazioni sociali e socio-sanitarie e sulle modalità di accesso assicurando l’integrazione dei sistemi e la presa in carico multidisciplinare integrata;

– promuovere la semplificazione e l’uniformità delle procedure, l’unicità del trattamento dei dati e la garanzia della presa in carico “globale” della persona, superando la differenziazione dei diversi punti d’accesso attraverso la digitalizzazione e l’interoperabilità dei diversi sistemi informatici, anche attraverso l’ausilio di uno specifico sistema informativo regionale;

– assicurare l’integrazione diretta con altri servizi rivolti all’inclusione sociale, quali Segretariato Sociale ed altri servizi per il lavoro, la formazione ed altre risorse di comunità in ottica di rete.

E’ fondamentale per la PUA, dunque, dover operare in stretta connessione con tutte le équipe multidisciplinari per situazioni complesse sotto il profilo sociale e socio-sanitario, mediante l’invio di specifiche segnalazioni, di documentazione utile alla trattazione dei casi, secondo quanto regolato da protocolli ed accordi appositamente sottoscritti e vincolanti tra le parti.

Inoltre per facilitare l’accessibilità e la fruibilità del servizio da parte dei cittadini, il Piano Regionale per le Politiche Sociali anche attraverso agli investimenti del PNRR (Missione 6) prevede l’accesso ai servizi attraverso la PUA, la cui sede operativa è da collocarsi presso le cosiddette “Case della Comunità”, le quali vengono identificate quale luogo di offerta e approdo ai servizi socio-sanitari e sociali a garanzia di maggiori possibilità di accesso.

3- Il Pronto Intervento Sociale

La rete dei servizi che costituiscono il Pronto Intervento Sociale offre servizi e interventi finalizzati a garantire risposte primarie ai bisogni delle persone mediante servizi di pronta e prima accoglienza svolti in strada o in strutture di facile accessibilità, in una dimensione di prossimità rispetto alla persona, fondamentali per garantire la presa in carico in condizioni di emergenza e marginalità estrema.

Difatti il PIS rientra fra i LEPS da garantire in ogni Ambito Territoriale Sociale in connessione con i soggetti e le risorse del Terzo Settore presenti sul territorio per operare in situazioni di emergenza e garantire l’effettiva esigibilità dei diritti universali, la piena accessibilità ai servizi da parte degli utenti in condizioni di assoluta marginalità e di emergenza sociale, con particolare riferimento alle persone senza dimora. Nella rete del PIS rientrano altresì gli interventi a bassa soglia e di riduzione del danno secondo gli approcci definiti come “housing led” e “housing first” che assumono, nel rapido inserimento in un alloggio, il primo e basilare punto di partenza per la costruzione di percorsi integrati di inclusione sociale più ampi e strutturati.

Occorre dunque programmare risposte strutturate e pianificare gli interventi riorganizzando il sistema di pronto intervento, passando ad una modalità sperimentale di servizi che svolgano funzioni di prossimità sul territorio, di informazione, sensibilizzazione e riduzione dei rischi della grave emarginazione adulta.

Inoltre per accogliere e fornire risposte appropriate ai bisogni manifestati dalle persone migranti dovrà essere previsto uno Sportello per l’Integrazione dei Migranti con il supporto di un mediatore linguistico e/o culturale che accompagni il cittadino migrante nell’accesso ai Servizi sociali, sanitari e socio-sanitari.

OBIETTIVI TEMATICI

Il V PRPS intende perseguire gli obiettivi inerenti il sistema d’accesso così come di seguito sinteticamente indicato:

– obiettivo tematico A): consolidare e potenziare il Servizio Sociale Professionale di Ambito territoriale;

– obiettivo tematico B): sostenere la supervisione degli operatori sociali;

– obiettivo tematico C): organizzare le PUA di Ambito territoriale ed il relativo sistema di sportelli in rete;

– obiettivo tematico D): organizzare il servizio di Pronto intervento sociale in connessione con i servizi di contrasto alla grave emarginazione adulta.