Tavoli di concertazione

Piano di zona 2022 - 2024

Cosa sono

Il lavoro della Concertazione è ispirato dal principio di integrazione tra Servizi Sociali e Sanitari e dal principio di coinvolgimento della comunità locale nella programmazione; un ruolo primario assume il rapporto tra “Istituzioni Pubbliche” e le altri parti sociali. I tavoli di concertazione sono, quindi, lo strumento attraverso il quale la Pubblica Amministrazione locale chiama il “Terzo Settore”e le altre parti sociali, finanche i singoli cittadini, che intendano impegnarsi a collaborare alla progettazione di azioni sociali concrete nel rispetto del Piano Sociale di Zona.

Chi può partecipare

Possono partecipare al percorso di programmazione partecipata tutti i soggetti territorialmente interessati, i soggetti pubblici e privati impegnati nella realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi socio-sanitari, i cittadini, le parti sociali, gli organismi di tutela, i patronati, gli organismi di rappresentanza del volontariato e della cooperazione sociale, gli ordini e le associazioni professionali, le associazioni di categoria, le associazioni delle famiglie e degli utenti, i soggetti del Terzo Settore, gli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado.

Come partecipare

La Pubblica Amministrazione Locale normalmente provvede a comunicare attraverso i mezzi di comunicazione istituzionali e non gli eventi disponendo appuntamenti specifici in relazione agli argomenti stabiliti dal Piano Sociale di Zona.

Il Comune di Andria per questa occasione ha previsto delle riunioni on line attraverso la piattaforma Jitsi Meet alle quali è possibile richiedere di partecipare, previa la compilazione dei moduli qui sotto esposti.

 

Avviso pubblico Avvio concertazione per il PSZ 2022-2024
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La sintesi in slides dei quattro tavoli di concertazione 2022

Presentazione Tavoli di concertazione

24 maggio 2022

Tavolo di concertazione 1

24 maggio 2022

Tavolo di concertazione 2

26 maggio 2022

Tavolo di concertazione 3

30 maggio 2022

Tavolo di concertazione 4

31 maggio 2022

Slide restituzione concertazione

27 giugno 2022

Verbale del Tavolo di concertazione n. 1 del 24/05/2022

 

 

SETTORE SERVIZI SOCIALI ed EDUCATIVI
WELFARE, POLITICHE DELLA FAMIGIA TUTELA DEI MINORI,
NON AUTOSUFFICIENZA DISAGIO ADULTI E POVERTÀ


Allegato n. ___

Area tematica

Welfare d’accesso / pari opportunità e conciliazione vita-lavoro”

Verbale

24/05/2022

Piattaforma Jitsi-meet

Tavolo di concertazione

Recepite le indicazioni del V Piano Regionale delle Politiche Sociali 2022-2024 (Del. G. R. n. 353 del 14/03/2022) per la predisposizione del Piano di Zona 2022-2024 della Città di Andria, l’Amministrazione Comunale ha avviato il percorso di progettazione partecipata, programmando in data 24/05/2022 il tavolo di concertazione relativo all’area tematica “welfare d’accesso/ pari opportunità e conciliazione vita-lavoro” tenutosi da remoto mediante iscrizione al sito web: www.socialbricks.it .

Presenti:

  • Assessore alla Persona, con deleghe nei Settori Politiche Sociali e Pubblica Istruzione – Dott.ssa Addolorata Conversano;

  • Dirigente Settore Servizi Sociali, Demografici, Educativi – Dott.ssa Ottavia Matera;

  • Coordinatore del Servizio Sociale Professionale – Dott. Giuseppe De Robertis;

  • Assistenti Sociali Referenti area tematica – Dott.ssa Antonella Campanale, Dott.ssa Antonella Loconte;

  • Delegato Direttore generale ASL BAT – Dott. Giuseppe Coratella.

Presenti all’incontro altre istituzioni e stakeholders della comunità cittadina informati con idoneo avviso pubblicato sul sito web istituzionale:

Referente

Ente di appartenenza

Capurso Antonella

FNP CISL Bari/Bat

Malcangi Mirco

Consiglio Comunale

Tozzi Bruna

UOC – SER.D. ASL BAT

Delle Donne Annunziata

UOC – SER.D. ASL BAT

Evangelista Nunzia

CSM – ASL BAT

Campanale Giuseppina

CSM – ASL BAT

Acri Geremia

Casa accoglienza S.M. Goretti Diocesi di Andria – Ufficio Migrantes

Lomuscio Patrizia

Centro Antiviolenza Riscoprirsi

Pisani Giovanna

Centro Antiviolenza Riscoprirsi

Lopetuso Rossella

APS Capital Sud

Marrone Chiara

Coop. Soc. Villa Gaia

Pistillo Alba

Coop. Soc. Migrantes Liberi

Vista Rosa

Casa accoglienza S.M. Goretti Diocesi di Andria

Di Chio Sabina

Centro Don Bosco

Consolo Maria

Coop. Soc. Nuove Prospettive

Somma Barbara

Cittadino

Verbalizzazione svolta dalle AA.SS. Antonella Loconte e Francesca Saccotelli

L’incontro si ritiene aperto alle ore h 16.15 con l’introduzione del Coordinatore del Servizio Sociale Professionale, Dott. Giuseppe De Robertis il quale presenta il percorso di concertazione a partire dalla programmazione degli incontri per aree tematiche e precisa che i contenuti (verbali e slide) saranno pubblicati sul sito web ed ivi presenti in modo permanente per garantire una utile gestione delle informazioni, funzionali alla stesura del V Piano di Zona.

Il PRPS 2022-2024 distingue le aree tematiche del “welfare d’accesso” e delle “pari opportunità e conciliazione vita-lavoro”, ma la volontà dell’Ambito di Andria è stata quella di unirle identificando aspetti di contiguità ed affinità di ragionamento. Dunque il welfare d’accesso è considerato il punto nevralgico del welfare a cui si riconduce, in un’ottica figurativa di sviluppo, l’intero sistema dei servizi che mira a garantire una risposta sia a bisogni temporanei che permanenti in grado di andare incontro alle esigenze di ciascuno.

A presentare i contenuti dell’area d’intervento del “welfare d’accesso” è l’Assistente Sociale, Dott.ssa Antonella Campanale la quale introduce il tema a partire dai servizi ricompresi nel sistema di accesso, nonché Servizio Sociale Professionale, Segretariato Sociale, Porta Unica d’Accesso, Unità di Valutazione Multidimensionale, Pronto Intervento Sociale e Sportello per l’Integrazione dei Migranti.

Il Servizio Sociale Professionale rientra nell’ambito dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali in riferimento ai quali la Legge di Bilancio 2021, con l’intento di incentivare l’assunzione a tempo indeterminato di assistenti sociali, definisce lo standard di un operatore ogni 5000 abitanti; parametro che, tuttavia, non è ancora stato raggiunto dal SSP dell’ATS di Andria che è attualmente composto come di seguito indicato:

– n. 4 operatori nell’area delle politiche della famiglia e tutela dei minori;

– n. 3 operatori nell’area del disagio adulti e povertà;

– n. 1 operatore nell’area della non autosufficienza.

A potenziamento dell’area disagio adulti e povertà sono stati assunti n. 9 operatori a tempo determinato mediante Fondo PON 2014-2020 e Fondo povertà (Progetto PAL). Pertanto, gli obiettivi identificati dal PRPS 2022-2024 riguardano il potenziamento sia del SSP che della supervisione degli operatori sociali prefigurando altresì, tra i risultati attesi, il raggiungimento del rapporto di 1 A.S. ogni 4.000 abitanti.

In relazione al Segretariato Sociale, viene illustrato in termini generali il numero di accessi registrati pari a n. 181 nel 2021 e ad n. 78 nell’annualità ancora in corso. Emerge che le principali motivazioni di accesso sono da ricondursi a problemi di tipo:

– economico, dato l’elevato numero di richieste di contributo economico straordinario nonostante la vasta platea di beneficiari della misura nazionale del Reddito di Cittadinanza e regionale del Reddito di Dignità;

– abitativo, in ragione delle criticità del mercato della locazione poiché si registra non solo una limitata disponibilità di abitazioni da affittare, ma anche la richiesta correlata di una garanzia economica attraverso un contratto di lavoro;

– lavorativo, in ragione del cospicuo numero di cittadini che si rivolgono al Servizio per richiedere un’occupazione e rispetto al quale sarebbe auspicabile potenziare l’azione e la collaborazione con il Centro per l’Impiego di Andria.

Rispetto alla Porta Unica, nonché Unitaria di Accesso, si precisa che essa costituisce un LEA ed ha il compito di garantire l’accesso integrato al sistema di welfare; allo stato attuale, essa opera in stretta connessione con il Segretariato Sociale ed è attiva presso il Distretto socio-sanitario di Andria pur mancando la figura di un assistente sociale. A riguardo, il PRPS pone come obiettivo tematico l’organizzazione della PUA secondo un sistema di sportelli in rete, mediante la sperimentazione di sportelli unici con sistemi telematici interconnessi in regime di cooperazione applicativa e l’incentivazione di sportelli, anche virtuali. Inoltre, anche l’U.V.M. oltre a costituire un LEA, garantisce la presa in carico integrata del cittadino e definisce il progetto personalizzato di intervento.

Rispetto al PIS, la rete è attualmente composta dalla Cooperativa Sociale Migrantes Liberi in collaborazione con Casa accoglienza Santa Maria Goretti che fornisce prestazioni di I livello e da Misericordia e Caritas diocesana che, invece, forniscono prestazioni di II livello. Il Piano regionale rileva la necessità di organizzare il servizio di Pronto intervento sociale in connessione con i

servizi di contrasto alla grave emarginazione adulta attraverso l’attivazione di una rete territoriale di intervento di emergenza e la creazione di fascicoli unici ed integrati sugli utenti.

Il sistema di welfare d’accesso si completa con la previsione regionale di attivazione dello Sportello per l’integrazione dei Migranti (ex art. 108 del R.R. n. 4/2007) che, grazie alla presenza di un mediatore linguistico e/o culturale, favorisce l’accesso ai Servizi sociali, sanitari e socio-sanitari del cittadino migrante.

Di seguito l’Assistente Sociale, Dott.ssa Antonella Loconte presenta i contenuti dell’area strategica “pari opportunità e conciliazione vita-lavoro” a partire dai tre obiettivi tematici indicati nel nuovo Piano regionale; il primo infatti, riguarda l’implementazione e il sostegno del sistema di Conciliazione vita-lavoro attraverso molteplici azioni: potenziamento dell’offerta di Asili Nido pubblici e privati, erogazione di voucher alle famiglie con esigenze di conciliazione vita-lavoro, di Buoni Servizio per l’accesso ai servizi per la prima infanzia e l’adolescenza o per persone anziane e con disabilità, introduzione di misure per la flessibilità e la conciliazione, diffusione di Piani di Welfare aziendale a sostegno della flessibilità oraria, organizzativa e della gestione condivisa dei carichi di cura ecc. Il secondo obiettivo concerne il sostegno per l’empowerment di donne in condizione di fragilità, vulnerabilità, emarginazione e povertà estrema da una parte mediante il Reddito di Dignità, c.d. Red women, dall’altra attraverso gender cohousing o Progetti di Vita Indipendente per il supporto alle funzioni genitoriali delle madri con disabilità; il terzo, infine, intende promuovere l’accoglienza, l’inclusione e l’empowerment delle persone LGBTI con la sperimentazione di Centri Arcobaleno.

A conclusione dell’intervento, si specifica che per la programmazione territoriale sarà necessario seguire uno schema di priorità a partire dai LEPS, seguiti da azioni di potenziamento, Obiettivi di Servizio ed ulteriori interventi stabiliti secondo le priorità regionali, coniugando i bisogni di cui il territorio è portatore con le dotazioni finanziarie regionali e d’Ambito.

Alle ore 16.45 si apre la discussione con l’intervento della Dott.ssa Patrizia Lomuscio, responsabile del Centro antiviolenza, che ribadisce le criticità del mercato immobiliare cittadino poiché, nella realizzazione di percorsi di autonomia della donne vittime di violenza, si riscontrano problematiche ostative delle progettualità in particolare dal punto di vista abitativo, rispetto alle quali si necessitano soluzioni concrete e condivise; proseguendo, presenta l’attuale collaborazione con il CPI di Andria formalizzata attraverso un Protocollo d’Intesa e finalizzata all’attivazione di borse-lavoro in favore di donne vittime di violenza.

Il Dirigente, Dott.ssa Ottavia Matera, interviene in prima istanza per illustrare gli aspetti inerenti i finanziamenti c.d. ‘extra’, alla luce della dotazione finanziaria derivante sia dall’Avviso pubblico 1/2021 “PrInS” (Progetti Intervento Sociale) per la realizzazione di interventi di Pronto Intervento Sociale, sia dal PNRR in ordine all’approvazione del progetto relativo alle stazioni di posta. Inoltre nella nuova declinazione della rete del PIS, assume rilevanza il cohousing per categorie fragili e questo, a sua volta, può costituire una risposta concreta al problema abitativo emerso, in favore di coloro che sono privi reddito proprio.

In seconda istanza, si pone l’attenzione sul discorso degli Asili nido; infatti, sebbene allo stato attuale l’asilo nido pubblico non sia attivo, dopo l’approvazione del bilancio sarà possibile avviare l’iter per la concessione dello stesso. A riguardo, verranno utilizzate anche risorse aggiuntive destinate all’ATS di Andria per il potenziamento dell’asilo nido comunale e per l’aumento del numero di posti disponibili, il cui accesso sarà facilitato grazie alla fruizione da parte delle famiglie dei Buoni Servizio per la prima infanzia, per sostenere il pagamento delle rette mensili in passato considerate troppo costose.

A seguire, la Dott.ssa Matera rende nota la volontà del Settore di avviare il percorso di co-progettazione con gli ETS, un lavoro di rete funzionale all’identificazione condivisa degli obiettivi e delle modalità con cui perseguire gli stessi, rispetto al quale è tuttavia necessaria la collaborazione e la propositività del Terzo Settore.

In risposta, Patrizia Lomuscio riporta la difficoltà nel fornire risposte concrete per specifici target (donne vittime di violenza disabili, anziane e/o immigrate), riferisce dell’avvio del servizio CAM (Centro Aiuto Maltrattanti) e, infine, sottolinea un’ulteriore criticità in ordine alla conciliazione dei tempi vita-lavoro rispetto ai quali occorre garantire una maggiore flessibilità oraria per meglio rispondere alle molteplici esigenze lavorative.

Una risposta concreta, afferma l’A.S. Loconte, è rappresentata dall’introduzione nel PRPS dei Voucher baby-sitting per minori di età 0-36 mesi e per minori fino ai 14 anni.

A seguire, interviene la Dott.ssa Bruna Tozzi del SER.D. Asl Bat la quale evidenzia la marginalità sociale e la multiproblematicità degli utenti affetti da dipendenze patologiche rispetto ai quali occorre garantire risposte più adeguate ed inclusive anche attraverso maggiore informazione, comunicazione e coinvolgimento interistituzionale.

Si inserisce nel dibattito la referente dell’APS Capital Sud, Dott.ssa Rossella Lopetuso, la quale descrive l’impegno dell’associazione nella gestione del centro di aggregazione giovanile “Officina San Domenico”, che offre un servizio di Portineria Sociale per la comunità giovanile da cui sono emerse molteplici esigenze, tra cui il contrasto al bullismo, alla dipendenza da sostanze stupefacenti e da alcol rispetto alle quali occorre intervenire non solo mediante la promozione di attività di integrazione, ma anche attraverso un supporto concreto da parte di operatori, professionisti e servizi specifici in grado di rispondere alle loro esigenze.

Riprende la parola la Dott.ssa Ottavia Matera, la quale propone un potenziamento rispetto al rapporto di collaborazione con la ASL e i Dipartimenti, attraverso la standardizzazione e relativa formalizzazione di nuovi Protocolli Operativi che possano agevolare la realizzazione di interventi integrati.

A riguardo interviene il Dott. Giuseppe Coratella, Direttore del Distretto socio-sanitario, che sostiene la stretta interconnessione fra l’ambito sociale e quello sanitario, ragion per cui occorre rispondere al bisogno in modo integrato e non standardizzato.

In un’ottica di de-istituzionalizzazione e di potenziamento della domiciliarità, sarebbe necessario sostenere le famiglie e/o i caregiver sollevando loro dai carichi di cura anche attraverso la promozione di azioni di qualificazione degli operatori domiciliari.

Evidenzia da una parte l’oggettiva carenza di strutture residenziali, un ostacolo alla concreta realizzazione di interventi integrati in risposta a bisogni assistenziali complessi, i quali richiedono unitariamente prestazioni sanitarie e azioni di protezione sociale; dall’altra, la necessità di garantire una costante attività di monitoraggio da parte dell’U.V.M. rispetto sia agli inserimenti in strutture residenziali, che ai servizi domiciliari.

In aggiunta, una proposta concreta di potenziamento del sistema integrato di interventi e servizi sociali si identifica nell’inserimento, presso le strutture ospedaliere, della figura di un’assistente sociale ospedaliera per lo svolgimento di attività integrate e di raccordo.

Inoltre per favorire la continuità delle cure tra l’ambito specialistico ospedaliero e l’ambito dell’assistenza primaria, si necessita l’implementazione delle Dimissioni Ospedaliere Protette (D.O.P.).

Sarebbe altresì auspicabile un coinvolgimento da parte delle ODV locali in quanto svolgono azioni di prossimità, riflessione condivisa anche dalla Dott.ssa Matera che valorizza il volontarismo in quanto risorsa, nonché opportunità di socialità ed inclusione per la cittadinanza.

A chiusura del dibattito l’Assessore alle Politiche Sociali, Dott.ssa Addolorata Conversano, ringrazia i presenti per la partecipazione e ribadisce il valore della co-progettazione al fine di creare nuove sinergie tra Istituzioni, Terzo Settore e privato sociale.

In conclusione si riportano sinteticamente i contenuti chiave emersi:

– implementazione della comunicazione e dell’informazione attraverso www.socialbricks.it e lo sportello telematico Polifunzionale comunale;

inserimento di un’assistente sociale ospedaliero;

– potenziamento delle D.O.P.;

– definizione di un Accordo di Programma tra ASL e Servizio Sociale;

– sostegno alle famiglie attraverso la promozione della figura del caregiver.

Il primo incontro di programmazione partecipata si ritiene concluso alle ore 18.40.

Il Dirigente
Avv. Ottavia Matera
documento firmato digitalmente

Verbale del Tavolo di concertazione n. 2 del 26/05/2022

 

 

SETTORE SERVIZI SOCIALI ed EDUCATIVI
WELFARE, POLITICHE DELLA FAMIGIA TUTELA DEI MINORI,
NON AUTOSUFFICIENZA DISAGIO ADULTI E POVERTÀ


Allegato n. ___

 

Area tematica

L’invecchiamento attivo/Le politiche per l’integrazione delle persone con disabilità

e la presa in carico della non autosufficienza”

Verbale

26/05/2022

Piattaforma Jitsi-meet

Tavolo di concertazione

Recepite le indicazioni del V Piano Regionale delle Politiche Sociali 2022-2024 (Del. G. R. n. 353 del 14/03/2022) per la predisposizione del Piano di Zona 2022-2024 della Città di Andria, l’Amministrazione Comunale procede con il percorso di concertazione territoriale con l’incontro del 26/05/2022 relativo all’area tematica “invecchiamento attivo/ politiche per l’integrazione delle persone con disabilità e la presa in carico della non autosufficienza” tenutosi da remoto mediante iscrizione al sito web: www.socialbricks.it .

Presenti:

  • Assessore alla Persona, con deleghe nei Settori Politiche Sociali e Pubblica Istruzione – Dott.ssa Addolorata Conversano;

  • Dirigente Settore Servizi Sociali, Demografici, Educativi – Dott.ssa Ottavia Matera;

  • Coordinatore del Servizio Sociale Professionale – Dott. Giuseppe De Robertis;

  • Assistenti Sociali Referenti area tematica– Dott.ssa Nunzia Calvano, Dott.ssa Francesca Saccotelli;

  • Delegato Direttore generale ASL Bat – Dott. Giuseppe Coratella.

Presenti all’incontro altre istituzioni e stakeholders della comunità cittadina informati con idoneo avviso pubblicato sul sito web istituzionale:

Referente

Ente di appartenenza

Tedeschi Angela

UOC – SER.D. ASL BAT

Doriana Alicino

UOC – SER.D. ASL BAT

Acri Geremia

Casa accoglienza S.M. Goretti Diocesi di Andria – Coop. e Impresa sociale Migrantes Liberi

Vitti Stefano

Casa accoglienza S.M. Goretti

Zingaro Raffaella

Casa accoglienza S.M. Goretti

Pisani Giovanna

Associazione Riscoprirsi APS

Marrone Chiara

Coop. Soc. Villa Gaia

Consolo Maria

Coop. Soc. Nuove Prospettive

Di Carlo Francesca

Coop. Soc. Nuove Prospettive

Ardito Mario

Associazione Camminare Insieme

Ceci Ginistrelli Carlo

Associazione Camminare Insieme

D’Andria Caterina

Associazione Camminare Insieme

Lorusso Sabrina

Associazione Camminare Insieme

Campana Laura

Coop. Soc. Questa Città

Manco Guido

Sindacato CISL Andria

Tota Marilena

Lista Futura

Somma Barbara

Cittadino

Funzione di verbalizzazione svolta da Loconte Antonella e Saccotelli Francesca.

Introduce i lavori il Coordinatore del Servizio Sociale Professionale, Dott. Giuseppe De Robertis che, oltre a ringraziare i presenti per la partecipazione al secondo tavolo di concertazione, richiama i contenuti del PRPS che distingue le due aree strategiche di intervento dell’invecchiamento attivo e delle politiche per l’integrazione delle persone con disabilità e la presa in carico della non autosufficienza; tuttavia, la volontà dell’ATS di Andria è quella di accorparle per affrontarle nel medesimo tavolo tematico in ragione di elementi comuni rispetto al sistema di interventi e servizi.

Il PSdZ costituisce uno strumento flessibile capace di adeguarsi a nuovi interventi legislativi e ai mutevoli bisogni sociali della comunità, pertanto, in attesa dei decreti attuativi del disegno di legge sulle “Norme per la promozione della dignità delle persone anziane e per la presa in carico delle persone non autosufficienti”, l’Ambito di Andria svolge attività di programmazione nel rispetto degli indirizzi regionali, nonché in ordine all’esigibilità dei LEPS, alla de-istituzionalizzazione, all’integrazione dei servizi domiciliari e al riconoscimento del caregiver.

Presenta l’area tematica “invecchiamento attivo” l’A.S. Dott.ssa Nunzia Calvano la quale introduce il tema a partire dall’obiettivo di consolidare e promuovere il ruolo delle persone anziane, supportando la loro autonomia ed indipendenza in un’ottica di superamento del modello di presa in carico assistenziale in cui la persona anziana non viene più considerata “oggetto di cura”, bensì “soggetto attivo”.

Gli Ambiti territoriali, in qualità di soggetti attuatori degli interventi perseguono i seguenti obiettivi: consolidamento e ampliamento del servizio di assistenza domiciliare sociale (ADS), sostegno di iniziative di associazionismo delle famiglie e delle persone anziane, promozione di azioni di sensibilizzazione ed attivazione delle persone anziane. Relativamente ad ulteriori interventi e priorità regionali si prevedono attività quali: sicurezza domestica e stradale, acquisizione di competenze sociali e culturali, riconoscimento dei talenti, formazione permanente ed alfabetizzazione tecnologica, queste ultime in attuazione della D.G.R. n. 2049/2021 recante la L.R. n. 16/2019 in ordine alla realizzazione di progettualità sull’alfabetizzazione informatica a garanzia di un invecchiamento in buona salute.

Di seguito l’Assistente Sociale, Dott.ssa Francesca Saccotelli presenta i contenuti dell’area strategica “politiche per l’integrazione delle persone con disabilità e la presa in carico della non autosufficienza” evidenziando la necessità di definire una strategia programmatoria condivisa del sistema di servizi ad integrazione socio-sanitaria che garantisca una reciproca complementarietà.

Il PRPS 2022-24 annovera 5 obiettivi tematici:

– potenziamento della presa in carico integrata delle persone con disabilità e dell’accesso ai “livelli essenziali di prestazioni sociali” attraverso un maggiore consolidamento operativo della PUA e dell’UVM;

– consolidamento e ampliamento del sistema di offerta domiciliare e sostegno della domanda di servizi domiciliari (CDI) e servizi comunitari a ciclo diurno, mediante la valorizzazione di nuovi approcci, come per teleassistenza e telemedicina;

– promozione dell’inclusione sociale e dell’autonomia di persone con gravi disabilità non solo tramite l’implementazione dei progetti di vita indipendente e l’abitare in autonomia, ma anche attraverso l’inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità;

– consolidamento del sostegno alle attività di integrazione sociale dei minori con disabilità attraverso il potenziamento della rete dei servizi di assistenza specialistica per l’integrazione scolastica (comprensivo del trasporto scolastico);

– riduzione dell’istituzionalizzazione, riprogettazione di forme di assistenza indiretta personalizzata e implementazione sia di misure di continuità assistenziale, sia delle dimissioni ospedaliere protette che di azioni di sostegno alla figura del caregiver familiare.

Rispetto all’implementazione del PRO.V.I. si descrivono sinteticamente le 3 linee di intervento: linea A, linea B “Dopo Di Noi” e linea D; in riferimento a quest’ultima si specifica che è finalizzata al finanziamento di interventi infrastrutturali e gestionali utili all’avvio di percorsi di autonomia rispetto ai quali all’AT di Andria, assegnatario di 150.122,00 ha avviato una manifestazione di interesse. Inoltre si richiama la necessità di potenziamento delle D.O.P. (dimissioni ospedaliere protette) in quanto LEPS

A conclusione della presentazione, l’A.S. Calvano illustra una analisi sull’esistente:

– Servizio ADI: n. 15 beneficiari (Art. 88 del R.R. n.4/2007);

– Servizio SAD: n. 43 beneficiari (Art. 87 del R.R. n.4/2007);

– Centro sociale polivalente per diversamente abili: n. 13 beneficiari (Art. 105 del R.R. n. 4/2007)

-Centro diurno socio riabilitativo “A. Quarto di Palo”: n. 17 beneficiari (Art. 60 del R.R. n. 4/2007);

– Integrazione retta di ricovero: n.13 beneficiari.

Il dibattito si avvia con l’intervento del Direttore del Distretto socio-sanitario, Dott. Giuseppe Coratella, che rispetto alla de-istituzionalizzazione, ribadisce l’importanza della sperimentazione di nuove progettualità orientate all’autonomia e all’inclusione sociale. Nel riportare forme esperienziali di presa in carico integrata delle persone disabili e non autosufficienti, condivide l’efficacia del PRO.V.I., con particolare riferimento agli interventi di domiciliarità presso nuove soluzioni alloggiative e condizioni abitative. Inoltre, rispetto alla salvaguardia e al recupero delle abilità minime residue di soggetti fragili, sostiene il ruolo del caregiver familiare.

Il Dott. Giuseppe De Robertis, introduce ulteriori elementi al dibattito partendo da una riflessione sia sulle D.O.P. con particolare riferimento al ruolo dell’Unità di Valutazione Ospedaliera, che sull’utilità del telesoccorso quale strumento di monitoraggio degli interventi domiciliari.

A riguardo, il Dott. Coratella non solo ritiene necessario potenziare il lavoro dell’UVM distrettuale ma anche considerare le D.O.P. in un’ottica di continuità di cura previo accertamento della stabilizzazione del paziente in fase post-critica. In quest’ambito la telemedicina ed il telesoccorso devono essere considerati strumenti tecnici di una programmazione di assistenza più ampia.

Condivide, poi, una criticità sui Buoni servizio la Dott.ssa Chiara Marrone della Coop.Villa Gaia, rispetto all’alto costo di compartecipazione alle rette di frequenza dei servizi a ciclo diurno semi-residenziali e servizi domiciliari; essa induce le famiglie adover scegliere fra un servizio professionalizzato ma costoso ed uno fornito attraverso il lavoro irregolare a basso prezzo e poco qualificato.

Prende la parola Mario Ardito dell’OdV “Camminare Insieme”, il quale invece riflette sull’esiguità del dato numerico dei beneficiari alle misure PRO.V.I. e dei Buoni Servizio a fronte della vasta platea della diversabilità e non autosufficienza del territorio.

Mette in luce, inoltre, diverse criticità legate alla carenza degli interventi e servizi offerti dal Comune nell’area della disabilità, nonché la mancanza di un’assistenza specialistica scolastica comprensiva del trasporto scolastico, le esigue possibilità di inclusione socio-lavorativa, una carente offerta di servizi educativi, integrativi e di accompagnamento. Pertanto si richiama la necessità di un intervento pubblico più strutturato, capace di incentivare le realtà associative.

Interviene la Dott.ssa Ottavia Matera che informa dell’avvio del servizio di assistenza specialistica per l’integrazione scolastica nel nostro Comune a partire dall’anno 2023.

Sottolinea che il mancato accesso ai servizi domiciliari è stato determinato anche dalla scarsa partecipazione del Terzo Settore che ha riposto, negli ultimi anni, sempre meno fiducia nel partenariato con il Comune di Andria. La collaborazione degli ETS, infatti, è ad oggi garantita in ordine ad interventi e servizi collegati a fondi vincolati.

Una soluzione concreta al deficitario coinvolgimento del TS è rappresentata dalla possibilità di co-progettazione grazie alla quale sarà possibile aumentare le unità di offerta di interventi e servizi sociali. A fronte di un debole sistema di domanda ed offerta di servizi domiciliari, molte famiglie hanno presentato manifestazione di interesse per le linee A e B del PRO.V.I. grazie alle quali è possibile acquistare il servizio di assistenza attraverso la contrattualizzazione di un assistente familiare. Il Settore intende riaprire i termini per la presentazione di MI per la linea D del PRO.V.I.

A seguire, il coordinatore della CISL di Andria, Manco Guido, ringraziando per la condivisione delle informazioni, specifica che in quanto organizzazione sindacale la riflessione si orienta maggiormente sull’aspetto contrattualistico del lavoratore dipendente e sugli aspetti legati alla disoccupazione.

La Dott.ssa Maria Consolo della Coop. Nuove Prospettive, richiede un approfondimento ulteriore circa le dotazioni finanziarie finalizzate alla realizzazione di progetti di alfabetizzazione informatica, rispetto alle quali l’A.S. Saccotelli richiama la L.R. n. 16/2019 e la D.G.R. n. 2049/2021 che disciplinano l’ammontare del finanziamento e le modalità di attuazione.

A seguire, la Dott.ssa Marilena Tota afferma che la programmazione triennale dovrebbe tendere alla valorizzazione di due linee di azione, nonché il consolidamento e l’ampliamento del sistema di offerta e domanda domiciliare ed il potenziamento di forme di sostegno al ricovero.

Il Dott. De Robertis ricorda che quella corrente è una fase storica cruciale per le politiche sociali, in cui occorre cercare di declinare al meglio il principio di sussidiarietà riabilitando un capitale sociale provato dalle vicende amministrative comunali e dell’emergenza pandemica. Condivide, inoltre, un’esperienza progettuale promossa dalla Regione Puglia negli anni passati, “Progetto R.O.S.A.” il cui scopo era la preparazione di un elenco di esperti dell’assistenza domiciliare attraverso la possibilità di intraprendere percorsi di formazione professionale finalizzati alla qualificazione del lavoro privato di cura.

In risposta, l’A.S. Angela Lamanna, ritiene necessaria la de-istituzionalizzazione in favore della domiciliarità degli interventi attraverso la formazione in favore dei caregiver.

La Dott.ssa Chiara Marrone, tuttavia, fa presente che l’istituzionalizzazione è spesso necessaria per inadeguatezza di cure familiare, scarsità di risorse di cura, complessità del quadro clinico del paziente.

Interviene successivamente la Sig.ra Caterina D’Andria, madre di un ragazzo autistico ventottenne e parte da alcune criticità in ordine alla carenza di opportunità di integrazione socio-lavorativa post-scolastica e sportiva, all’assenza di alloggi che favoriscano l’abitare in autonomia e alla mancanza di esperienze di formazione professionale sulla cura e l’assistenza; infine richiede chiarimenti inerenti la struttura comunale del “Dopo di Noi”.

Risponde la Dott.ssa Ottavia Matera la quale informa che, in ossequio alle intervenute normative regionali, la struttura ha acquisito esclusivo carattere sanitario e contingentato i posti su base territoriale. Il Comune, tuttavia, continua a lavorare al fine di rendere attiva la struttura del “Dopo di Noi” nella duplice possibilità che diventi ad alta intensità (art. 57 R.R. n. 4/2017) o a bassa intensità assistenziale (art. 55. R.R. n. 4/2017).

A conclusione del dibattito, l’Assessore alle Politiche Sociali, Dott.ssa Addolorata Conversano ringrazia i presenti e riflette sull’opportunità di una programmazione compartecipata; a partire dalla generalità degli obiettivi legati alle politiche per la disabilità e la presa in carico della non autosufficienza pone l’attenzione sulla necessità di integrazione sociale dei minori con disabilità e sull’integrazione scolastica specialistica. Conclude con un invito rivolto agli ETS affinché, attraverso il percorso di co-progettazione, si possa migliorare la qualità del sistema di interventi e servizi sociali.

L’incontro inerente l’area tematica “invecchiamento attivo e politiche per l’integrazione delle persone con disabilità e la presa in carico della non autosufficienza” si ritiene concluso alle ore 18.10.

Il Dirigente
Avv. Ottavia Matera
documento firmato digitalmente

Verbale del Tavolo di concertazione n. 3 del 30/05/2022

 

 

SETTORE SERVIZI SOCIALI ed EDUCATIVI
WELFARE, POLITICHE DELLA FAMIGIA TUTELA DEI MINORI,
NON AUTOSUFFICIENZA DISAGIO ADULTI E POVERTÀ


Allegato n. ___

Area tematica

Politiche familiari e tutela dei minori / prevenzione e contrasto di tutte le forme di maltrattamento e violenza su donne e minori”

Verbale

30/05/2022

Piattaforma Jitsi-meet

Tavolo

Allegato n. ___

di concertazione

 

Recepite le indicazioni del V Piano Regionale delle Politiche Sociali 2022-2024 (Del. G. R. n. 353 del 14/03/2022) per la predisposizione del Piano di Zona 2022-2024 della Città di Andria, l’Amministrazione Comunale procede con il percorso di concertazione territoriale con l’incontro del 30/05/2022 relativo all’area tematica “politiche familiari e tutela dei minori / prevenzione e contrasto di tutte le forme di maltrattamento e violenza su donne e minori” tenutosi da remoto mediante iscrizione al sito web: www.socialbricks.it .

Presenti:

  • Assessore alla Persona, con deleghe nei Settori Politiche Sociali e Pubblica Istruzione – Dott.ssa Addolorata Conversano;

  • Coordinatore del Servizio Sociale Professionale – Dott. Giuseppe De Robertis;

  • Assistenti Sociali Referenti area tematica– Dott.ssa Angela Lamanna, Dott.ssa Agata Arresta e Dott.ssa Emanuella Memeo.

Presenti all’incontro altre istituzioni e stakeholders della comunità cittadina informati con idoneo avviso pubblicato sul sito web istituzionale:

Referente

Ente di appartenenza

Di Gioia Antonio

UOC – SER.D. ASL BAT

Biacchi Vincenza

Centro di Cura del Trauma – ASL BAT

Acri Geremia

Casa accoglienza S.M. Goretti Diocesi di Andria – Ufficio Migrantes

Vitti Stefano

Casa accoglienza S.M. Goretti Diocesi di Andria

Lomuscio Patrizia

Centro Antiviolenza Riscoprirsi

Pisani Giovanna

Centro Antiviolenza Riscoprirsi

Campana Laura

Coop. Soc. Questa Città

Marrone Chiara

Coop. Soc. Villa Gaia

Zingaro Raffaella

Coop. Soc. Migrantes Liberi

Consolo Maria

Coop. Soc. Nuove Prospettive

Di Carlo Francesco

Coop. Soc. Nuove Prospettive

Lopetuso Rossella

Coop. Soc. Oasi 2 San Francesco

Ribatti Giovanna

Coop. Soc. Società e Salute

Malcangi Mirco

Consiglio Comunale

Tota Marilena

Lista Futura

Inchingolo Anna

Cittadino

Barbarossa Elena

Cittadino

Funzione di verbalizzazione svolta da Loconte Antonella e Saccotelli Francesca.

L’incontro si ritiene aperto alle ore h 16.05 con l’introduzione del Coordinatore del Servizio Sociale Professionale, Dott. Giuseppe De Robertis il quale, richiamando i contenuti del Piano Nazionale e Regionale delle Politiche Sociali rispetto al tema dei minori, sottolinea l’attribuzione di circa il 50 % delle risorse finanziarie per la realizzazione di interventi in questa area tematica. I contenuti dell’incontro oltre a fornire un sintetico inquadramento del tema, così come sviluppato nel PRPS 2022-2024, riguardano anche una presentazione dei servizi ad oggi presenti sul territorio alla luce dell’analisi sull’esistente; si precisa che i contenuti (verbali e slide) saranno pubblicati sul sito web ed ivi presenti in modo permanente per garantire un’utile gestione delle informazioni, funzionali alla stesura del V Piano di Zona.

Ad illustrare i contenuti dell’area tematica è la Dott.ssa Angela Lamanna, la quale richiama l’importanza attribuita dalla programmazione regionale alla famiglia, considerata risorsa in una logica inclusiva e non riparativa del danno con la finalità di valorizzare le risorse interne ad essa.

Rispetto all’attuale offerta d’Ambito dei servizi sociali e socio-educativi per minori, nuclei familiari e donne vittime di violenza, i servizi operativi sul territorio sono: servizio di assistenza domiciliare educativa (ADE-art.87 RR 4/2007). servizio di spazio neutro, a domanda, per la gestione in equipe di incontri protetti tra genitori e figli nell’ambito di separazioni altamente conflittuali, servizio di sostegno alla genitorialità, a domanda, per prevenire il ricorso all’istituzionalizzazione, n.1 equipe multidisciplinare in materia di abuso e maltrattamento all’infanzia, n.1 equipe multidisciplinare integrata, affido e adozione, n.1 Centro Antiviolenza (CAV).

In sintesi si riportano i contenuti del V PRPS, a partire dalla priorità regionale che richiama la necessità di riqualificare i servizi attivi nell’ambito della tutela minori e di sostenere le responsabilità genitoriali, sino all’indicazione puntuale degli obiettivi tematici dell’area “politiche familiari e la tutela dei minori”, ossia:

– sostenere la genitorialità e potenziare l’assistenza educativa domiciliare, anche con servizi notturni o di strada;

– supportare le famiglie e le reti familiari;

– promuovere l’approccio metodologico definito con il “Progetto PIPPI” (LEPS prioritario);

– potenziare l’affido familiare e forme diverse di accoglienza;

– consolidare e potenziare gli interventi realizzati nell’ambito del programma “Care leavers”;

– attivare interventi aderenti al modello nazionale denominato “Garanzia infanzia”;

– implementare i servizi innovativi per i minori;

– attivare e implementare interventi a favore del benessere delle famiglie numerose;

– attivare azioni di sistema regionali in materia (progetto HUMUS);

– consolidare i servizi sociali per la prima infanzia;

– prevenire e contrastare il disagio minorile.

In particolare, la Dott.ssa Lamanna focalizza l’attenzione sul valore dell’affido familiare che mira a prevenire l’istituzionalizzazione e rispetto al quale specifica che l’ATS di Andria, recependo le Linee di Indirizzo Nazionali per l’Affidamento Familiare, ha attivato nel 2013 l’équipe multidisciplinare integrata affido sia avviando corsi formativi per singoli o famiglie disponibili all’affido, sia valutando gli stessi per la costituzione dell’anagrafe di ambito delle famiglie affidatarie.

Si conclude la presentazione con l’illustrazione degli obiettivi tematici dell’area “prevenzione e contrasto di tutte le forme di maltrattamento e violenza su donne e minori” come di seguito indicati:

– consolidare, potenziare e qualificare il sistema complessivo dei servizi preposti alla protezione, sostegno e accompagnamento delle donne che hanno subito violenza maschile (centri antiviolenza e case rifugio);

– sostenere e potenziare i percorsi di autonomia e di indipendenza economica delle donne che hanno subito violenza;

– promuovere azioni di formazione integrata di primo e di secondo livello, di sensibilizzazione, informazione e comunicazione;

– attuare le Linee guida nazionali per le aziende sanitarie e ospedaliere in tema di soccorso e assistenza sociosanitaria alle donne che subiscono violenza;

– potenziare gli interventi a carattere preventivo e di trattamento per uomini autori di violenza o potenziali, per il sostegno di comportamenti non violenti e la prevenzione del rischio di recidiva;

– attuare le Linee guida regionali in materia di maltrattamento e violenza nei confronti delle persone minori per età.

A seguire prende la parola l’Assessore alle Politiche Sociali, Dott.ssa Addolorata Conversano, la quale ringrazia i presenti per la partecipazione al III tavolo di concertazione e riflette su tre parole chiave: formazione, condivisione e cooperazione. Per l’intero sistema di interventi e servizi sociali è infatti fondamentale sia valorizzare la formazione, che condividere sollecitazioni al fine di rendere effettiva la procedura di concertazione territoriale per la costruzione del Piano di Zona 2022-24.

All’avvio del dibattito, interviene la Dott.ssa Patrizia Lomuscio del Centro antiviolenza che pone l’attenzione sul tema della prevenzione e del contrasto di tutte le forme di maltrattamento e violenza esponendo molteplici questioni. In prima istanza, riflette sulla necessità di avviare un percorso di integrazione e collaborazione per la presa in carico di target specifici, quali donne vittime di violenza LGBTI, disabili, anziane ed immigrate; poi condivide la possibilità di realizzare un Protocollo Interno con il Centro di Cura del Trauma ed il Servizio Sociale per una puntuale definizione delle procedure da attuare in caso di maltrattamento e violenza su donne e minori. Procede, proponendo sia la realizzazione di percorsi di formazione per tutti gli attori della rete, incluse le istituzioni scolastiche, sul tema del bullismo e del cyberbullismo, sia un percorso di formazione e condivisione con i Centri per le famiglie ponendo particolare attenzione alla genitorialità e agli incontri protetti nei casi di presunzione di violenza. L’intervento si conclude con la condivisione dell’avvio del Servizio maltrattanti (CAM) operativo a livello provinciale.

A seguire, la Dott.ssa Vincenza Biacchi del Centro di Cura del Trauma-ASL BAT richiama le “Linee guida regionali in materia di maltrattamento e violenza nei confronti delle persone minori di età” istitutive del Centro ed il manuale operativo recepito con delibera ASL. A riguardo rileva una criticità in ordine all’applicazione del manuale che prevede il collocamento del Centro di cura del trauma all’interno dell’ospedale mentre, allo stato attuale, lo stesso è collocato presso il Dipartimento di salute mentale, determinando numerose difficoltà nella presa in carico dei minori i cui genitori sono sovente pazienti psichiatrici e ciò può costituire un rischio per il minore che può incontrare il presunto maltrattante; inoltre, la collocazione all’interno dell’ospedale è finalizzata ad una diretta collaborazione con il Pronto Soccorso a cui accedono donne o minori vittime di violenza, altresì favorendo l’attuazione del Protocollo in emergenza (allo stato attuale non ancora approvato). Informa poi i partecipanti della definizione del PDTA (Protocollo diagnostico, terapeutico e assistenziale) non in emergenza con cui sono indicate le modalità di accesso, i test utilizzati, le procedure operative ed i trattamenti per minori con quadri diagnostici correlati ad esperienze traumatiche vissute all’interno del sistema di cura o di violenza extra-familiare.

L’intervento prosegue con un’osservazione inerente il crescente fenomeno del ‘grooming’ (adescamento online) secondo cui tramite azioni di manipolazione psicologica rivolte ai minori per il superamento delle resistenze e l’ottenimento della fiducia, si verificano forme di maltrattamento ed abuso sessuale. Rispetto a questo fenomeno occorre porre in essere azioni di conoscenza e sensibilizzazione rivolte a ragazzi, istituzioni scolastiche e genitori; questi ultimi, infatti, quando scoprono dello scambio di immagini pedopornografiche, agiscono comportamenti disfunzionali che possono essere contrastati solo attraverso una puntuale azione di sensibilizzazione in un’ottica di prevenzione del disagio minorile. Infine, espone una difficoltà riguardante l’invio presso il CAM (Centro Aiuto Maltrattanti), in particolare rispetto alle modalità di identificazione della fase del procedimento penale in cui è possibile prevedere l’accesso, per evitare il rischio di stigmatizzazione dell’inviato.

Il dibattito prosegue con l’apporto della Dott.ssa Maria Consolo, Coop. Nuove Prospettive che, oltre a riflettere sull’opportunità che costituisce il Centro servizi per le famiglie secondo la configurazione del PRPS che valorizza il ruolo della prevenzione primaria mediante azioni di informazione ed orientamento, propone l’inserimento di attività quali mediazione familiare e coordinazione genitoriale nella progettualità del Centro, quale azione tesa a potenziare il supporto alla genitorialità; inoltre chiede se tutte le azioni indicate dal Piano regionale saranno poi inserite nel PdZ.

In risposta, il Dott. Giuseppe De Robertis specifica che la programmazione regionale identifica più obiettivi tematici e che l’Ambito, a sua volta, è chiamato a considerare tre dimensioni: la disponibilità finanziaria, le priorità d’intervento legate all’esigenza di assicurare i LEPS e le progettualità che nascono dalle specifiche esigenze locali. Esse costituiscono infatti il presupposto per la definizione del quadro di fattibilità che coniuga le risorse ed i vincoli regionali con le istanze presentate dal Terzo Settore e dalla comunità locale; questo in considerazione anche del ruolo di supervisione della Regione rispetto all’approvazione del Piano di Zona. Invece, rispetto alla proposta dell’attività di coordinazione genitoriale, si rimanda al processo di co-progettazione con il Terzo Settore che riguarderà la definizione e l’articolazione specifica delle attività.

Il Dott. Di Gioia Antonio dell’UOC – SER.D. ASL BAT condivide invece la necessità di una formazione congiunta finalizzata alla costruzione condivisa di un modus operandi, dunque di un patrimonio comune che tenga comunque conto delle specificità delle diverse realtà dei servizi che operano sul territorio; inoltre considera la possibilità di prevedere borse-lavoro sia per l’inserimento socio-lavorativo in favore di nuclei familiari, che per ridurre la soglia di devianza e di forme di disagio sociale.

Prende la parola la Dott.ssa Chiara Marrone della Coop. Villa Gaia che collabora con il Settore in merito al servizio di Assistenza Educativa Domiciliare (ADE); a riguardo, riflette in prima istanza sul bisogno di far comprendere meglio alle famiglie coinvolte nelle progettualità l’importanza di questo servizio che, spesso, viene attivato in favore di nuclei percettori di RdC e che viene, dunque, recepito come l’unica modalità per non perdere il contributo economico; in seconda istanza, rileva una criticità in ordine al servizio poiché gli operatori entrano con fatica nell’intimità della famiglia e questo ostacola la possibilità di fornire un aiuto più professionale che vada oltre il supporto educativo allo studio. A riguardo sarebbe auspicabile un confronto tra professionisti per cercare di trovare delle modalità di approccio al servizio migliori affinché esso produca i suoi risultati.

Ulteriore difficoltà rilevata, è da ricondursi alla reperibilità degli educatori i quali o non vogliono svolgere l’ADE oppure, in quanto neolaureati, non hanno ancora una competenza tale da consentirne l’inserimento all’interno di un servizio che si svolge nel contesto domiciliare.

Risponde il Dott. De Robertis che, conoscendo la difficoltà determinata dal numero limitato di educatori professionali disponibili allo svolgimento dell’ADE, riporta il tentativo di interlocuzione con l’Ordine degli Psicologi finalizzato a consentire l’inserimento, nell’ambito dell’intervento psico-educativo di tipo domiciliare, della figura professionale dello psicologo in un’ottica di ripensamento concettuale e metodologico del servizio.

Per quel che riguarda invece in termini più generali gli interventi rivolti a minori e adolescenti, risulta altresì doveroso richiamare quanto previsto dal Piano Nazionale degli Interventi Sociali che, da una parte inserisce il progetto P.I.P.P.I. tra i LEPS prevedendo già una parte di finanziamento specifico a livello nazionale (sebbene l’ATS di Andria realizzerà il progetto con fondi PNRR) e dall’altra, interventi quali: tutor per l’autonomia, specializzazione per assistenti sociali del SSP rispetto per la presa in carico del giovane adulto, alloggi ad alta autonomia per il co-housing dei giovani adulti nei percorsi di autonomia e cooperative scolastiche.

Si prosegue, riportando una sollecitazione del consigliere comunale Mirco Malcangi che ha proposto la creazione di un Consiglio Comunale dei ragazzi, rispetto al quale si intende considerare tale opportunità soprattutto in termini di prevenzione, valutando però l’ipotesi di un’articolazione differente, ossia quella di attivare una Consulta giovanile intesa quale organismo di consultazione e partecipazione attiva alla vita amministrativa della città da parte dei ragazzi.

Infine, rispetto al contrasto all’abuso e maltrattamento risulta indispensabile rimettere in moto un meccanismo di scambio e di confronto che è stato fondamentale per la realizzazione di tutti gli interventi sino ad oggi posti in essere. Occorre difatti coinvolgere anche i docenti, creando un canale di comunicazione con un referente per ogni scuola perché, in particolare con la pandemia e la DAD, sono emerse nuove condizioni psicologiche dei minori e degli adolescenti che esigono un’attenzione diversa da parte degli insegnanti.

Si inserisce la Dott.ssa Biacchi per richiamare la necessità di includere nel percorso di formazione anche gli operatori delle Comunità educative che accolgono i minori, per affrontare numerose questioni in particolare rispetto a comportamenti quali cutting e sexting poiché rappresentano un fenomeno significativo ed esplicativo rispetto alle nuove forme di disagio che non necessariamente devono essere decodificate attribuendo significati puramente clinici, bensì quali manifestazioni di una condizione di sofferenza dei ragazzi. Nel percorso dovrebbero essere coinvolti anche i pediatri di libera scelta date le grosse resistenze poste nel momento in cui vengono coinvolti in riferimento al Tribunale per i Minorenni o all’Autorità Giudiziaria.

In aggiunta il Dott. De Robertis illustra un’azione specifica di sostegno alle donne gravide che vogliano accedere all’interruzione volontaria della gravidanza; trattasi di un’iniziativa regionale che finanzia questa azione pilota e vede Andria come uno dei territori scelti; perciò sarà possibile collaborare con il Consultorio pubblico e privato al fine sia di individuare elementi di precoce malessere nelle famiglie rispetto all’evento della nascita, sia sostenere in modo diretto quelle donne che potrebbero scegliere di interrompere la gravidanza a fronte di preoccupazioni di tipo economico o di altro genere.

La Dott.ssa Biacchi, inoltre, condivide un’ulteriore riflessione relativa al trattamento degli adolescenti in età 14-18 poiché, esposti ad esperienze continuative di violenza o usciti troppo tardi dal circuito della violenza, stanno strutturando veri e propri disturbi di personalità correlati a discontrollo degli impulsi e aggressività, talvolta manifestando anche rabbia nei confronti della Magistratura e dei tempi troppo lunghi del procedimento.

Una possibile risposta potrebbe essere quella della formazione di Gruppi di Auto Mutuo Aiuto (AMA) per favorire il confronto tra pari che vivono la stessa situazione e per aiutarli a prendere consapevolezza ad esempio dei lunghi tempi del procedimento, senza viverli in modo persecutorio; aggiunge poi che essi non dovrebbero svolgersi nell’ambiente clinico e terapeutico del Centro di cura del trauma, ma essere sviluppati in ambito sociale.

A chiusura del dibattito il Coordinatore del Servizio Sociale Professionale ringrazia i presenti per la partecipazione e ribadisce l’importanza della collaborazione attiva da parte di Istituzioni, ETS e della comunità locale.

L’incontro inerente l’area tematica “politiche familiari e tutela dei minori / prevenzione e contrasto di tutte le forme di maltrattamento e violenza su donne e minori” si ritiene concluso alle ore 18.25.

Il Dirigente
Avv. Ottavia Matera
documento firmato digitalmente

Verbale del Tavolo di concertazione n. 4 del 31/05/2022

 

 

SETTORE SERVIZI SOCIALI ed EDUCATIVI
WELFARE, POLITICHE DELLA FAMIGIA TUTELA DEI MINORI,
NON AUTOSUFFICIENZA DISAGIO ADULTI E POVERTÀ


Allegato n. ___

Area tematica

Promozione dell’inclusione sociale e contrasto alle povertà”

Verbale

31/05/2022

Piattaforma Jitsi-meet

Tavolo di concertazione

Recepite le indicazioni del V Piano Regionale delle Politiche Sociali 2022-2024 (Del. G. R. n. 353 del 14/03/2022) per la predisposizione del Piano di Zona 2022-2024 della Città di Andria, l’Amministrazione Comunale procede con il percorso di concertazione territoriale con l’incontro del 31/05/2022 relativo all’area tematica “Promozione dell’inclusione sociale e contrasto alle povertà” tenutosi da remoto mediante iscrizione al sito web: www.socialbricks.it .

Presenti:

  • Assessore alla Persona, con deleghe nei Settori Politiche Sociali e Pubblica Istruzione – Dott.ssa Addolorata Conversano;

  • Coordinatore del Servizio Sociale Professionale – Dott. Giuseppe De Robertis;

  • Assistenti Sociali Referenti area tematica– Dott.ssa Angela Marrone, Dott.ssa Angela Di Goia e Dott.ssa Daniela Ieva;

  • Delegato Direttore generale ASL Bat – Dott. Giuseppe Coratella.

Presenti all’incontro altre istituzioni e stakeholders della comunità cittadina informati con idoneo avviso pubblicato sul sito web istituzionale:

Referente

Ente di appartenenza

Valente Michele

CGIL BAT

Spadone Lucia

CPI – ANDRIA

Selvarolo Mariagrazia

CPI – ANDRIA

Scarcelli Lorenza

UOC – SER.D. ASL BAT

Mansi Gianfranco

UOC – SER.D. ASL BAT

Acri Geremia

Casa accoglienza S.M. Goretti Diocesi di Andria

Zingaro Giuseppe

Casa accoglienza S.M. Goretti Diocesi di Andria

Lomuscio Patrizia

Centro Antiviolenza Riscoprirsi

Tucci Antonio

Coop. Soc. Migrantes Liberi

Zingaro Raffaella

Coop. Soc. Migrantes Liberi

Marrone Chiara

Coop. Soc. Villa Gaia

Consolo Maria

Coop. Soc. Nuove Prospettive

Di Carlo Francesco

Coop. Soc. Nuove Prospettive

Ribatti Giovanna

Coop. Soc. Società è salute

Colasuonno Saverio

Coop. Soc. Oasi 2 San Francesco

Somma Barbara

Cittadino

Funzione di verbalizzazione svolta da Loconte Antonella e Saccotelli Francesca.

L’incontro si ritiene aperto alle ore h 16.10 con l’introduzione del Coordinatore del Servizio Sociale Professionale, Dott. Giuseppe De Robertis il quale da un parte presenta l’area tematica in riferimento ai contenuti del Piano nazionale e regionale delle Politiche Sociali e dall’altra richiama la funzione della piattaforma socialbricks sia per la fase di concertazione che per quella successiva di monitoraggio.

La Dott.ssa Angela Marrone avvia la presentazione illustrando gli obiettivi tematici del PRPS:

– estendere la governance multilivello ed integrare i servizi e gli interventi di inclusione sociale e lavorativa;

– completare la filiera dei servizi e prestazioni per l’emergenza;

– implementare le politiche di inclusione sociale attiva.

Il primo obiettivo è strettamente connesso al sistema di accesso e presa in carico che, a sua volta, richiama la necessità di potenziare il Pronto Intervento Sociale ed il Servizio sociale Professionale, ma anche di attivare Cabine di regia per l’inclusione.

Da un’analisi sull’esistente, si riporta che nell’annualità 2021 l’Ambito di Andria ha effettuato n. 63 interventi di PIS (di cui n. 47 italiani ed n. 16 extracomunitari), servizio gestito da n. 4 enti del privato sociale: Cooperativa sociale Migrantesliberi in rete con Casa Accoglienza Santa Maria Goretti (Primo livello) e Caritas Diocesana, Confraternita Misericordie (Secondo livello).

Rispetto al secondo obiettivo la Dott.ssa Angela di Gioia, richiamando le “Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia” espone le azioni da realizzare individuate dal PRPS, ossia:

– Residenza per le persone senza fissa dimora (iscrizione anagrafica, servizio di fermo posta;

– Centro Servizi per il contrasto alla povertà;

– Housing first;

– Emergenza abitativa a sostegno dei coniugi separati o divorziati in condizioni di disagio economico;

– Intervento di sostegno materiale (distribuzione viveri, indumenti, farmaci, servizio doccia, igiene personale, mense, contributi economici ecc.).

In merito alle prestazioni per l’emergenza, il Comune di Andria ha registrato i seguenti dati:

– n. 63 contributi economici di cui n. 49 una tantum, n. 5 continuativi e n. 9 emergenze abitative;

– n. 9 inserimento in Alloggio sociale;

– interventi di emergenza alimentare (Covid-19) – II edizione n. 1498 istanze per una spesa complessiva € 640.217,00 e III edizione n. 2792 istanze per una spesa complessiva pari a € 1.673.900,00.

Ad illustrare nel dettaglio il terzo obiettivo tematico inerente l’inclusione sociale attiva è la Dott.ssa Daniela Ieva la quale illustra gli strumenti utilizzati per favorire il processo di inclusione, nonché Reddito di Cittadinanza e Reddito di Dignità.

Nel caso del RdC, la presa in carico da parte del SS dei cittadini beneficiari non si limita alla fase di assessment, ma si completa attraverso la sottoscrizione di un Patto per l’inclusione sociale (PAIS) che ha il fine di individuare, in base al bisogno di cui ogni singolo cittadino è portatore, attività di riqualificazione professionale, di servizio alla comunità (PUC, i.e. Progetti Utili alla Collettività) oppure percorsi personalizzati di accompagnamento all’inserimento lavorativo, di completamento degli studi o altri impegni finalizzati all’inserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale; riguardo i PUC si invita il Terzo Settore a presentare manifestazioni di interesse per l’avvio e la realizzazione di nuove progettualità inclusive.

I medesimi obiettivi di inclusione sociale attiva sono altresì previsti nell’ambito del RED e garantiti attraverso la sottoscrizione di un Patto da parte del beneficiario ammesso alla misura che partecipa attivamente a progetti di sussidiarietà o di tirocinio di inclusione sociale.

I dati del 2021 rispetto alle due misure di contrasto al disagio economico sono i seguenti:

– RdC: istanze ammesse n. 2.239 a fronte di n. 1.251 istanze istruite;

– ReD: pratiche pervenute n. 293 + 7 (casi speciali) a fronte di n. 213 istanze ammesse.

Prende la parola l’Assessore alle Politiche Sociali, Dott.ssa Addolorata Conversano la quale richiama l’importanza dei percorsi di inclusione e del lavoro svolto nel quotidiano da tutto il Servizio Sociale per la cittadinanza. Specifica poi che questo è un punto di partenza per tutti gli attori sociali affinché si cooperi con l’unico obiettivo di orientare l’azione e la successiva attuazione del redigendo PdZ, in primis potenziando gli interventi in favore di tutti coloro che versano in una situazione di bisogno e di fragilità.

Alle ore 16.50 si apre il dibattito con l’intervento della Dott.ssa Spadone Lucia del Centro per l’Impiego di Andria, specialista dell’inclusione attiva, la quale richiamando l’obiettivo comune al Servizio Sociale relativamente alle prese in carico dei beneficiari RdC, chiede una specifica in ordine ai PUC in attivazione e alla possibilità di procedere con l’abbinamento dei beneficiari profilati con i rispettivi PUC.

In risposta, la Dott.ssa Ieva conferma la possibilità di procedere con l’abbinamento e riflette sulla carenza di progetti ma soprattutto di posti disponibili per l’inserimento dei cittadini in questi percorsi di inclusione.

Interviene in successione Don Geremia Acri di Casa accoglienza S.M. Goretti- Diocesi di Andria, che riflette sulla necessità di adottare un approccio al contrasto alla povertà non basato esclusivamente sull’intervento in emergenza ma anche su interventi ordinari e continuativi, quindi attraverso modalità differenti di risoluzione del problema che possano in concreto favorire il percorso di autonomia del singolo.

Per quel che concerne poi il fenomeno migratorio, dunque rispetto all’arrivo massimo di lavoratori stagionali sarebbe opportuno valutare la possibilità di far compartecipare il migrante dal momento che ha la capacità economica per farlo.Questo nuovo approccio potrebbe dunque rispondere anche ad altre

A seguire la Dott.ssa Patrizia Lomuscio del CAV, condivide alcune azioni di cui il Centro si occupa, ossia la promozione dei percorsi di autonomia delle donne vittime di violenza (borse-lavoro), la collaborazione con il Centro per l’Impiego per favorire concretamente l’inserimento lavorativo di queste donne e, infine, l’attivazione di una casa rifugio di II livello (co-housing) in cui la donna sperimenta un percorso di autonomia con i propri figli all’interno di un percorso più ampio di inclusione socio-lavorativa.A seguire, Dall’intervento emerge altresì il problema abitativo, ossia la carenza nell’offerta di alloggi nella città di Andria, cui il Dott. De Robertis risponde sia rispetto alla necessità di intrecciare le politiche sociali con le politiche abitative, sia di valutare la possibilità di attivare un sistema di garanzia pubblico.

A riguardo, riprende la parola Don Geremia Acri che riporta l’esperienza dell’ex SPRAR, attuale progetto SAI per rifugiati politici o richiedenti protezione internazionale, dalla quale si può partire replicandola in riferimento ad altri target di cittadini. Rispetto al co-housing invece condivide l’idea che, questa, sia una soluzione ad tempus perché il cittadino poi sente la necessità di vivere in autonomia.

Conclude l’intervento con un’altra riflessione in ordine al dilagante fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo attorno alla quale si sviluppano anche altri fenomeni quali violenza ed emarginazione sociale.

La Dott.ssa Marrone in riferimento al progetto SAI specifica che è un modello di lavoro con cui l’ospite della struttura viene guidato ed accompagnato ad un percorso di autonomia attraverso un percorso di inclusione sociale e lavorativa, ma anche dal punto di vista legale e sanitario. Inoltre, richiama il ruolo della Cabina di Regia la quale ha l’obiettivo di garantire una presa in carico globale del cittadino, possibile grazie all’attivazione di tutto il privato sociale in merito sia all’individuazione del bisogno che alle modalità per dare una risposta concreta attraverso il sistema dei servizi sociali; perciò con la Cabina di Regia si dovrebbe rivalutare il modello SAI per la presa in carico anche di altri target di cittadini.

Interviene poi il Dott. De Robertis il quale condivide il fatto che, allo stato attuale, il Comune di Andria può contare su più risorse rispetto al passato ove la condizione economica non ha consentito di realizzare altri interventi, se non quelli in emergenza con grande importanza dell’apporto volontaristico degli attori sociali del territorio.

Procede, identificando una risposta alle problematiche esposte nella strutturazione di un Centro servizi (grazie ai finanziamenti dell’Avviso 1/2021 PrIns e al successivo completamento del progetto mediante fondi PNRR).

A riguardo nei prossimi dieci giorni si auspica alla pubblicazione dell’Avviso per la co-progettazione per interventi del Centro Servizi per la povertà estrema, finalizzata all’aggregazione di più organismi in un’ottica di associazione temporanea di scopo in cui la coniugazione di più saperi, esperienze e motivazioni può favorire la costruzione di un progetto comune e la costituzione poi di un capitolato specifico, adeguato e flessibile, capace di evoluzioni.

A seguire, l’intervento di Antonio Tucci della Coop. Migrantesliberi il quale sottolinea l’importanza dell’operato dell’Alloggio sociale e di quello notturno nonostante gli ultimi anni di pandemia abbiano determinato una leggera riduzione del numero di ospiti; in aggiunta, si sofferma su esperienze concrete di progetti di autonomia che hanno avuto esito positivo grazie al supporto di operatori, psicologi ed educatori. Infatti, se da una parte rileva la possibilità che il co-housing possa costituire una risposta adeguata al bisogno rilevato, dall’altra ne riconosce la difficoltà che un cittadino incontra nel suo percorso di autonomia, in particolare rispetto al disbrigo di pratiche burocratiche, economiche e legali per le quali resta necessaria una guida da parte di figure professionali.

Successivamente, la Dott.ssa Maria Consolo della Coop. Nuove Prospettive pone il quesito rispetto ad eventuali interventi per il contrasto della povertà educativa, cui risponde la Dott.ssa Di Gioia riferendosi non solo all’attivazione dell’ADE o all’invio dei nuclei presso i Centri Famiglia, ma anche al ruolo della Cabina di Regia in merito poiché essa avrà anche il compito di sottoscrivere Protocolli di Intesa con gli enti di formazione e le scuole che identifichino modalità operative per gestire e fronteggiare la povertà educativa, in un’ottica di prevenzione e sensibilizzazione.

Anche l’Assessore, Dott.ssa Conversano richiama l’importanza delle Istituzioni scolastiche che, in precedenza, nello svolgimento di progetti finalizzati alla sensibilizzazione e alla prevenzione ricercavano esperti eterni a differenza della fase attuale in cui si evince una maggiore tendenza alla valutazione di candidati interni; altresì riflette sul mancato coinvolgimento della scuola nel percorso di concertazione, richiamando la necessità che essa si interfacci con il territorio.

Prende poi la parola la Dott.ssa Lorenza Scarcelli del SER.D. ASL BAT che propone l’inserimento nelle nuove progettualità di interventi specifici in favore dei pazienti del Servizio (borse-lavoro, alloggi sociali, PIS) in quanto spesso essi si ritrovano da un momento all’altro senza una rete familiare, in quanto spesso allontanati repentinamente da casa perché assuntori di sostanze.

Rispetto alla proposta il Dott. De Robertis interviene specificando che la risposta da parte delle Istituzioni coinvolte è quella di garantire e potenziare l’approccio multidisciplinare al fine di identificare programmi condivisi, piuttosto quella di prevedere una riserva di posti per categorie.

A seguire, la Dott.ssa Lamanna condivide una riflessione sulla povertà educativa, espressione di una vulnerabilità sociale, e sulla necessità di coinvolgere la scuola quale partner fondamentale, ma anche tutti partner territoriali, al fine di sensibilizzare la cittadinanza e rispondere in maniera sinergica rispetto a tutti gli obiettivi identificati in fase di concertazione.

A chiusura del dibattito, il Dott. De Robertis richiama l’importanza della piattaforma web www.socialbricks.it non solo in quanto strumento di raccolta di informazioni o documenti, ma anche e soprattutto quale mezzo di scambio continuo di proposte ed idee progettuali.

L’incontro inerente l’area tematica “promozione dell’inclusione sociale e contrasto alle povertà” si ritiene concluso alle ore 18.05.

Il Dirigente
Avv. Ottavia Matera
documento firmato digitalmente

Verbale Restituzione risultati della concertazione e confronto assembleare

 

“Restituzione risultati della concertazione e confronto assembleare”

Verbale 

27/06/2022 Piattaforma Jitsi-meet

RestitAllegato n. ___

 

 

Recepite le indicazioni del V Piano Regionale delle Politiche Sociali 2022-2024 (Del. G. R. n. 353 del 14/03/2022) per la predisposizione del Piano di Zona 2022-2024 della Città di Andria, l’Amministrazione Comunale restituisce i risultati del percorso di concertazione territoriale con l’incontro del 27/06/2022 tenutosi da remoto mediante iscrizione al sito web: www.socialbricks.it .

Presenti:

  • Assessore alla Persona, con deleghe ai Servizi Sociali e Pubblica Istruzione – Dott.ssa Addolorata Conversano (Presidente Rete per l’inclusione e protezione sociale);
  • Dirigente Settore Servizi Sociali, Demografici, Educativi – Dott.ssa Ottavia Matera;
  •       Coordinatore del Servizio Sociale Professionale – Dott. Giuseppe De Robertis;
  •  

Presenti all’incontro altre istituzioni e stakeholders della comunità cittadina informati con idoneo avviso pubblicato sul sito web istituzionale:

Referente Ente di appartenenza
Marrone Chiara Coop. Soc. Villa Gaia
Spadone Lucia CPI – ANDRIA
Lomuscio Patrizia Centro Antiviolenza Riscoprirsi
Pisani Giovanna  Centro Antiviolenza Riscoprirsi
Rosito Antonella  Consultorio Familiare
Scarcelli Lorenza UOC – SER.D. ASL BAT
Alicino Doriana UOC – SER.D. ASL BAT
Di Gioia Antonio UOC – SER.D. ASL BAT
Campanale Giuseppina CSM – ASL BAT
Ribatti Giovanna Coop. Soc. Società e Salute
Acri Geremia Casa accoglienza S.M. Goretti Diocesi di Andria
Tucci Antonio Coop. Soc. Migrantes Liberi
Campana Laura Coop. Soc. Questa Città
Vurchio Angela Confraternita Misericordia 
Consolo Maria Coop. Soc. Nuove Prospettive
Di Carlo Francesco Coop. Soc. Nuove Prospettive
Sinisi Antonia CISL Bari/Bat
Capurso Antonella FNP CISL Bari/Bat
Di Chio Sabina Centro Don Bosco
Posa Vincenzo UIL Bat

Verbalizzazione svolta dalle AA.SS. Antonella Loconte e Francesca Saccotelli.

L’incontro si ritiene aperto alle ore h 10.10 con il saluto dell’Assessore, Dott.ssa Addolorata Conversano, la quale valorizza l’utilità del percorso condiviso e partecipato ai fini della definizione del PSDZ 2022-2024 in favore dell’intera cittadinanza. 

Il  Coordinatore del Servizio Sociale Professionale, Dott. Giuseppe De Robertis introduce l’incontro a partire non solo dalla necessità che il PSdZ sia uno strumento flessibile e dinamico, definito nel rispetto del principio di aderenza al bisogno del territorio, ma anche che esso sia il risultato di un percorso di co-progettazione e di una  concertazione permanente.

Si illustra sinteticamente una prima articolazione dei servizi sulla scorta delle riflessioni del Servizio sociale professionale e di quanto discusso nel corso dei tavoli di concertazione, comprese le diverse proposte avanzate, relativamente alle aree tematiche identificate nel PRPS. 

Rispetto all’area del welfare d’accesso, i contenuti individuati sono i seguenti: 

  • potenziamento Segretariato Sociale e PUA: n. 2 sportelli cittadini, sportello immigrati (art. 108 R.R. 4/2007), potenziamento  UVM, sportello di ascolto per le donne vittime di violenza e maltrattamento presso la struttura ospedaliera (Codice Rosa), Dimissioni Ospedaliere Protette;
  • potenziamento Servizio Sociale Professionale: n. 7 assistenti sociali nel 2022 ed n. 4 nel 2023;
  • consolidamento Centro Antiviolenza: soluzioni di semi-autonomia e di inserimento lavorativo.

Rispetto all’area invecchiamento attivo, disabilità e non autosufficienza si identificano i seguenti contenuti:

  • ampliamento del sistema di offerta: SAD, ADI, servizio di Trasporto sociale e di Trasporto riabilitazione, Centro Diurno Disabili, Centro Polivalente Disabili, servizio di assistenza educativa scolastica, eliminazione barriere architettoniche;
  • attivazione misure su bando regionale: PRO.V.I. (Linea A) e per il Dopo Di Noi (Linea B e D), Sostegno al Caregiver;
  • introduzione di percorsi di autonomia per anziani non autosufficienti e per persone con disabilità (gruppo appartamento), di percorsi di alfabetizzazione digitale e di sostegno ultra65enni.

Nell’area politiche familiari e tutela minori/ prevenzione e contrasto alla violenza si specifica quanto riportato:

  • potenziamento del sistema di offerta: Educativa domiciliare, Centro Aperto Polivalente/Centro Diurno, strutture comunitarie (educative per minori, ospitalità madre-bambini, case rifugio), Equipe Affido e Adozione, Tavolo tecnico maltrattamento e violenza;
  • ampliamento dei servizi di supporto alle famiglie: Centro famiglie (couselling, attività formative, spazio neutro), n. 3 servizi di doposcuola e per il tempo libero, Gruppi genitori e Gruppi bambini, famiglie affiancanti, genitorialità nei primi 1000 giorni di vita, Coordinazione genitoriale;
  • introduzione Programma P.I.P.P.I. per la prevenzione dell’allontanamento ed il sostegno alla genitorialità;
  • sviluppo di progettualità: Consulta dei Ragazzi, Cooperative scolastiche, C.A.M. (servizio aiuto per i maltrattanti).

Per quanto concerne l’area dell’inclusione sociale e del contrasto alla povertà si riporta quanto segue: 

  • potenziamento del Pronto Intervento Sociale, di Alloggi sociali, dell’attività di mediazione culturale ed attivazione Centro Servizi e Stazioni di posta per la povertà estrema e la marginalità;
  • consolidamento delle azioni per il contrasto alla povertà: Rdc, ReD ed altri interventi per l’integrazione e l’inclusione sociale (interventi economici, emergenza abitativa, rete per attività sportive e ricreative).
  •  

A seguito della presentazione dei contenuti individuati, interviene Vincenzo Posa di UIL Bat, il quale riflette sull’utilità ed il valore della piattaforma socialbricks anche quale strumento per informare direttamente la cittadinanza rispetto a servizi e prestazioni attivi sul territorio; in aggiunta considera opportuno il supporto di materiale cartaceo da distribuire e divulgare affinché, tutti i cittadini che hanno diritto ad accedere alle prestazioni, possano essere efficacemente informati. 

In risposta, la Dott.ssa Ottavia Matera specifica che sarà interesse dell’Amministrazione comunicare e far conoscere ai cittadini tutte le opportunità, mentre allo stato attuale la priorità è condividere obiettivi e modalità inerenti la realizzazione degli interventi con tutti gli attori sociali nel rispetto dei finanziamenti disponibili.

In successione, prende la parola la Dott.ssa Maria Consolo della Coop. Soc. “Nuove Prospettive” che pone un quesito sia rispetto alla funzione del Centro Servizi previsto nell’ambito del PNRR, sia rispetto alla possibilità di inserimento di attività informative nell’ambito del Centro per le Famiglie anche attraverso l’introduzione di uno sportello informatizzato rivolto ai cittadini.

A riguardo il Dott. Giuseppe De Robertis chiarisce, da una parte, che il Centro Servizi e fermo posta costituiranno uno spazio polivalente in cui saranno organizzati i servizi per l’immigrazione e la marginalità estrema con la finalità di informare i cittadini, accompagnarli presso i servizi oppure offrire loro interventi di sollievo ed urgenti per rispondere a bisogni primari (servizio mensa, doccia, alloggi notturni) attraverso la costituzione di due poli cittadini: l’uno situato nel centro storico ed un altro nell’estrema periferia; dall’altra, si conferma la valenza dell’azione informativa dei Centri Famiglie e si rimanda alla fase di co-progettazione per la proposta e successiva definizione delle modalità di realizzazione degli interventi.

La Dott.ssa Patrizia Lomuscio del CAV “Riscoprirsi” si sofferma, invece, sul tema della conciliazione dei tempi di vita e lavoro in particolare in merito a servizi da offrire a donne con figli piccoli che svolgono orari di lavoro particolari, ovvero non compatibili con gli orari di apertura degli asili. A riguardo, il Dirigente del Settore specifica l’intento dell’Amministrazione di sostenere interventi per favorire la conciliazione dei tempi vita-lavoro, in primis, attraverso il predisponendo progetto di concessione dell’asilo nido comunale rispetto al quale sarà compito di coloro che si aggiudicheranno il servizio utilizzare la medesima struttura anche per lo svolgimento di attività ulteriori in orario pomeridiano o serale. Inoltre, il Dott. Giuseppe De Robertis richiama il R.R. n. 4/2007 e l’attuale indirizzo  politico regionale che promuove l’utilizzo dei buoni di conciliazione, previa autorizzazione delle strutture rispetto allo svolgimento di un dato servizio; tale aspetto deve, altresì, coniugarsi alla necessità sia di valutare l’impatto in termini di costi, sia di rispettare i vincoli finanziari.

Successivamente, la Dott.ssa Maria Consolo propone la possibilità di sperimentare all’interno del Centro Servizi per le Famiglie reti informali di famiglie che, in un’ottica di promozione della partecipazione attiva, possano offrire reciprocamente un sostegno.

La Dott.ssa Chiara Marrone della Coop. Soc. “Villa Gaia” , poi, in tema di interventi nell’area della disabilità, riflette sull’esistente Centro Polivalente per Disabili che è autorizzato e funziona con i Buoni Servizio regionali e che, allo stato attuale, non ha  completato la ricettività totale e anche sull’opportunità di valorizzare il Terzo Settore. In risposta, il Coordinatore del Servizio Sociale Professionale rileva l’esigenza di provvedere all’attivazione di un Osservatorio e di valorizzare il ruolo del Tavolo permanente e della Cabina di Regia al fine di  analizzare la dinamica domanda-offerta del territorio.  

Emerge poi un quesito da parte di Antonella Capurso di FNP CISL Bari/Bat, inerente la correlazione tra procedure di regolamentazione dell’U.V.M. ospedaliera e l’assunzione di n. 1 assistente sociale ospedaliera, rispetto al quale il Dott. De Robertis offre chiarimenti. Trattasi infatti della medesima U.V.M. già esistente a cui saranno attribuite funzioni specifiche relative alle D.O.P. (Dimissioni Ospedaliere Protette) e, a riguardo, si ritiene fondamentale la presenza di una A.S. in ospedale per agevolare le procedure. Difatti, si provvederà a richiamare tale esigenza all’interno dell’Accordo di Programma e a riportarla quale impegno specifico da assumersi da parte della ASL.

In seguito, la Dott.ssa Giovanna Ribatti della Coop. Soc. “Società e Salute” richiede delle specifiche riguardo le fasi di approvazione del PdZ e le modalità di informazione, a cui risponde il Dott. De Robertis, specificando che la modalità informativa che il Servizio continuerà a prediligere è quella del sito web www.socialbricks.it; relativamente alle fasi che precedono l’approvazione del nuovo Piano di Zona, si precisa invece che l’iter prevede: una ricognizione delle risorse dei residui della precedente programmazione da aggiungere alle risorse programmate per il PRPS 2022-2024; una prima stesura di PsdZ da sottoporre a valutazione da parte della Regione la quale ha il compito di valutare il rispetto delle finalizzazioni finanziarie; il pasaggio in consiglio comunale e l’ indizione della conferenza di servizi per l’approvazione dei documenti definitivi.

Precisa ulteriori variabili da considerare nella programmazione: n. 3 progetti presentati al Dipartimento per le politiche della famiglia che, se dovessero essere approvati, saranno inseriti nella programmazione, ma anche il rifinanziamento delle attività dei Centri Estivi in favore di minori svolte da parrocchie, associazioni, cooperative ecc. rispetto al quale non si ha ancora contezza delle risorse effettive destinate.

L’Assessore, Dott.ssa Addolorata Conversano interviene ringraziando tutti gli attori sociali che hanno partecipato al percorso di concertazione, in particolare in riferimento all’attivazione dello stesso attraverso un sito web che ha reso l’intero iter concreto e valido.  

Concludendo, il Dott. Giuseppe De Robertis comunica ai presenti che il Terzo Settore ha nominato i suoi rappresentanti all’interno della Cabina di Regia, delegando le seguenti persone rispetto alle aree tematiche nelle quali hanno maturato una diretta e specifica esperienza:

– Patrizia Lomuscio (Centro Antiviolenza Riscoprirsi);

– Laura Campana (Coop. Soc. Questa Città);

– Maria Consolo (Coop. Soc. Nuove Prospettive);

– Geremia Acri (Casa accoglienza S.M. Goretti Diocesi di Andria).

L’obiettivo generale è quello di favorire uno scambio informativo permanente anche mediante l’ausilio della piattaforma ‘socialbricks’ che, attraverso livelli di accesso differenti, consentirà al Terzo Settore di consultare i documenti; la progettualità inerente il sito intende arricchirsi altresì di un sistema di mailing periodica e strutturata di informazione puntuale.

A chiusura dell’incontro il Dirigente, avv. Ottavia Matera, ringrazia tutti i partecipanti al percorso di  concertazione e richiama l’importanza del mettere in campo azioni di promozione della partecipazione attiva da parte di tutti gli attori sociali.

L’incontro di “Restituzione risultati della concertazione e confronto assembleare” si ritiene concluso alle ore 12.00.

Il Dirigente 

Avv. Ottavia Matera

documento firmato digitalmente

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